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Illustrazione di Alessandro Baronciani

Osservare la vita a testa in giù? Si può, ma per farlo bisogna avere feeling con la poesia, amore verso la vita, stupore per le piccole cose quotidiane. E' questo il segreto del bellissimo esordio letterario di Milde Caffetto. Da leggere come una favola al di là del tempo, per continuare a credere alle parole sincere, semplici, tangibili, profonde (Giorgio Mora)

L'autrice scrive in modo limpido, frizzante, moderno e ogni parola, verbo, aggettivo è incastrato come in un puzzle, senza mai eccedere in pedanterie linguistiche. La trama narra del disegno lasciato a metà di una ragazza a testa in giù, una visione del mondo all'incontrario, da un punto di vista spiazzante e privilegiato. E questo disegno si anima, prende forma, volteggia nell'aria, vaga nella città, rischia di finire male, segue il suono di una musica senza confini, scopre un'altra dimensione del proprio essere. Questo racconto è una potente metafora della nostra vita, un inno al desiderio di cambiare, di non accontentarsi e di cogliere al volo le occasioni che la vita ci presenta. La brevità del racconto non inficia il valore dell'opera, tutt'altro, diventa un modello al quale attingere in questi tempi di logorroici romanzi (Fabrizio Arrighi)

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